VICKS FLU GIORNO NOTTE*12+4CPR
10,99€ Il prezzo originale era: 10,99€.3,30€Il prezzo attuale รจ: 3,30€.

Compresse giorno (gialle): Una compressa contiene 500 mg di paracetamolo e 60 mg di pseudoefedrina cloridrato. Compresse notte (blu): Una compressa contiene 500 mg di paracetamolo e 25 mg di difenidramina cloridrato. Per lโelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Compressa gialla (GIORNO): Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina, Croscarmellosa sodica, Copovidone, Diossido di silicio colloidale, Magnesio stearato. Rivestimento della compressa: Ipromellosio, Talco (E553b), Triacetina (E1518), Pigmento perlescente su base di mica (miscela di: Silicato di potassio e alluminio (E555)-[mica] e diossido di titanio (E171)), Ossido di ferro giallo (E172). Compressa blu (NOTTE): Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina, Croscarmellosa sodica, Copovidone, Diossido di silicio colloidale, Magnesio stearate. Rivestimento della compressa: Ipromellosio, Talco (E553b), Triacetina (E1518), Pigmento perlescente su base di mica (miscela di: Silicato di potassio e alluminio (E555)-[mica] e diossido di titanio (E171)), Indaco carminio (E132).
Indicazioni terapeutiche
Vicks Flu Giorno Notte รจ indicato per il trattamento sintomatico a breve termine della congestione nasale e sinusale associata a sintomi di raffreddore e influenza come dolore, mal di testa e/o febbre e solo in combinazione con sintomi di dolore notturno che causano difficoltร ad addormentarsi Vicks Flu Giorno Notte รจ indicato negli adulti e negli adolescenti a partire dai 15 anni di etร .
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Vicks Flu Giorno Notte รจ controindicato nei pazienti con:- Ipersensibilitร al paracetamolo, alla pseudoefedrina, alla difenidramina o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. – Pazienti con meno di 15 anni a meno che non sia prescritto dal medico. – Uso concomitante di altri decongestionanti simpaticomimetici, beta-bloccanti o inibitori delle mono- aminossidasi (IMAO), o entro 14 giorni dallโinterruzione del trattamento con IMAO (vedere paragrafo 4.5). Lโuso concomitante di IMAO puรฒ causare un aumento della pressione sanguigna o delle crisi ipertensive. – Malattia cardiovascolare, inclusa lโipertensione. – Diabete mellito. – Feocromocitoma. – Ipertiroidismo. – Glaucoma ad angolo chiuso. – Danno renale grave. – Ritenzione urinaria.
Posologia
Posologia. Adulti e adolescenti dai 15 anni di etร in su: Quattro compresse al giorno. Uso diurno: Compressa giorno che non causa sonnolenza (gialla). Una compressa gialla da assumere ogni 4-6 ore nel corso della giornata (non prendere piรน di tre compresse gialle al giorno). Uso notturno: Compressa notte che causa sonnolenza (blu). Una compressa blu da assumere prima di coricarsi. Una compressa alla volta e solo nei tempi indicati sulla confezione. Non prendere la compressa blu per la notte durante il giorno. Il trattamento non deve proseguire oltre i 4 giorni. Consultare il medico se un paziente adulto o adolescente deve assumere il medicinale per oltre 4 giorni o se i sintomi si aggravano. Speciali gruppi di pazienti Pazienti anziani: Il prodotto non deve essere somministrato a pazienti anziani affetti da confusioni. Gli antistaminici sedativi possono causare confusioni ed eccitazione paradossa negli anziani. In base allโesperienza si รจ stabilito che il dosaggio normale di paracetamolo per gli adulti รจ adeguato. Tuttavia, nei soggetti anziani, fragili, immobilizzati, puรฒ essere appropriata una riduzione della dose o della frequenza di somministrazione del paracetamolo. Bambini sotto i 15 anni: Il prodotto non รจ raccomandato nei bambini con meno di 15 anni a meno che non venga prescritto dal medico. Compromissione epatica: I pazienti con ridotta funzionalitร epatica devono consultare un medico prima di prendere questo prodotto. Quando si somministra paracetamolo a pazienti con funzionalitร epatica compromessa o sindrome di Gilbert, potrebbe essere necessario ridurre la dose o prolungare lโintervallo di somministrazione (vedere paragrafo 4.4). Danno renale: I pazienti con ridotta funzionalitร renale devono consultare un medico prima di prendere questo prodotto. Nei pazienti con danno renale, si raccomanda di ridurre la dose di paracetamolo e prolungare lโintervallo minimo tra ciascuna somministrazione ad almeno 6 ore. Adulti:
Velocitร di filtrazione glomerulare | Dose |
10-50 ml/min | 500 mg ogni 6 ore |
<10ml/min | 500 mg ogni 8 ore |
La dose massima giornaliera di paracetamolo non deve superare i 2000 mg nei seguenti casi, a meno che non sia prescritto da un medico: – Adulti o adolescenti con peso inferiore a 50 kg; – Compromissione epatica; – Alcolismo cronico; – Disidratazione; – Malnutrizione cronica; Non superare la dose indicata. Modo di somministrazione: Per uso orale. Le compresse devono essere ingerite intere (non devono essere masticate) con sufficiente liquido.Conservazione
Il medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Nei seguenti casi il paracetamolo deve essere somministrato solo con particolare cautela (vedere paragrafo 4.2, ove rilevante): – Compromissione epatica; – Alcolismo cronico; – Insufficienza renale (GFRโค50ml/min); – Sindrome di Gilbert (ittero non emolitico familiare), – Trattamento concomitante con medicinali che influenzano la funzionalitร epatica; – Carenza di glucosio 6-fosfatodeidrogenasi; – Anemia emolitica; – Carenza di glutatione; – Disidratazione; – Malnutrizione cronica; – Peso inferiore a 50 kg; – Anziani. I pazienti non devono assumere contemporaneamente altri prodotti contenenti paracetamolo a causa del rischio di grave compromissione epatica in caso di sovradosaggio. In seguito a un utilizzo a lungo termine e ad alte dosi di analgesici, possono verificarsi mal di testa che non devono essere trattati con dosi piรน alte di analgesici. In generale, lโassunzione abituale di analgesici, in particolare una combinazione di diverse sostanze analgesiche, puรฒ portare a danni renali permanenti con rischio dโinsufficienza renale. Lโinterruzione brusca dopo un uso prolungato e ad alte dosi di analgesici puรฒ portare a mal di testa, affaticamento, dolore muscolare, nervosismo e sintomi autonomici. Questi sintomi da sospensione si risolvono entro pochi giorni. Fino a quel momento, unโulteriore assunzione di analgesici deve essere evitata e ricominciata solo dietro consiglio del medico. I pazienti non devono assumere altri prodotti simpaticomimetici in concomitanza, inclusi altri decongestionanti nasali o oculari. Durante il trattamento con questo medicinale si deve evitare lโassunzione di bevande alcoliche. Il paracetamolo deve essere utilizzato con cautela in soggetti dipendenti dallโalcol (vedere paragrafo 4.5). Il rischio di sovradosaggio รจ maggiore nei pazienti con epatopatia alcolica non-cirrotica. Questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con: – Malattia cardiovascolare, – Diabete, – Ipertrofia prostatica, in quanto possono essere soggetti a ritenzione urinaria e disuria, – Malattia vascolare occlusiva (ad esempio Fenomeno di Raynaud) – Psicosi, – Tosse cronica, asma o enfisema. I pazienti anziani possono essere particolarmente sensibili agli effetti della pseudoefedrina sul sistema nervoso centrale. Si raccomanda lโuso di questo medicinale solo quando i sintomi (dolore e/o febbre, congestione) sono presenti. Deve essere usato solo per pochi giorni. Se i sintomi persistono per oltre 3 giorni o peggiorano, i pazienti devono consultare il medico. In caso dโintervento chirurgico si consiglia dโinterrompere il trattamento alcuni giorni prima. Lโuso di anestetici alogenati puรฒ aumentare il rischio di crisi ipertensiva (vedere paragrafo 4.5). Si deve evitare lโuso in pazienti con sindrome del QT lungo congenita o altri disturbi cardiaci clinicamente rilevanti (in particolare cardiopatia coronarica, disturbi della conduzione cardiaca, aritmie). Deve inoltre essere evitato lโuso concomitante di medicinali, che a loro volta prolungano lโintervallo QT (ad esempio farmaci anti-aritmici di classe IA e III, alcuni antibiotici, farmaci antimalarici, neurolettici) o che provocano ipokaliemia (vedere anche paragrafi 4.5, 4.9 e 5.3). Popolazione pediatrica: Questo prodotto non deve essere somministrato ai bambini con meno di 15 anni di etร . Avvertenza relativa allโuso improprio come agente dopante La pseudoefedrina puรฒ determinare positivitร a certi test anti-doping. Gravi reazioni cutanee: Reazioni cutanee gravi come la pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) possono verificarsi con prodotti contenenti pseudoefedrina. Questa eruzione pustolosa acuta puรฒ verificarsi entro i primi 2 giorni di trattamento, con febbre e numerose, piccole pustole, per lo piรน non follicolari, derivanti da un eritema edematoso molto diffuso e localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori. I pazienti devono essere attentamente monitorati. Se si osservano segni e sintomi come piressia, eritema o numerose piccole pustole, la somministrazione di Vicks Flu Giorno Notte deve essere interrotta e devono essere prese misure appropriate se necessario. Colite ischemica: Alcuni casi di colite ischemica sono stati riportati con pseudoefedrina. Lโassunzione di pseudoefedrina deve essere interrotta e si deve consultare un medico se si sviluppano improvviso dolore addominale, sanguinamento rettale o altri sintomi di colite ischemica. Neuropatia ottica ischemica: Con la pseudoefedrina sono stati riportati casi di neuropatia ottica ischemica. La pseudoefedrina deve essere interrotta se dovesse verificarsi improvvisa perdita della vista o riduzione dellโacuitร visiva, ad esempio in caso di scotoma. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23mg) per compressa rivestita, che equivale a dire โpriva di sodioโ.
Interazioni
Paracetamolo: Lโeffetto anticoagulante del warfarin e degli altri derivati cumarinici puรฒ essere potenziato dallโuso regolare prolungato del paracetamolo, con aumento del rischio di sanguinamento. Lโassunzione occasionale di paracetamolo non ha effetti significativi. Metoclopramide o domperidone possono determinare un aumento della velocitร di assorbimento del paracetamolo. Lโepatotossicitร del paracetamolo puรฒ essere potenziata dallโuso dei farmaci rifampicina e isoniazide, usati per il trattamento della tubercolosi. Lโemivita del cloramfenicolo puรฒ essere prolungata dal paracetamolo. ร comunque possibile lโuso concomitante del cloramfenicolo per via topica quando รจ usato per il trattamento delle infezioni oculari. Antiepilettici come fenitoina, fenobarbitale e carbamazepina (induttori enzimatici) possono aumentare il rischio di compromissione epatica. Il paracetamolo puรฒ ridurre la biodisponibilitร della lamotrigina, con possibile riduzione del suo effetto, a causa di una possibile induzione del suo metabolismo nel fegato. La colestiramina puรฒ ridurre lโassorbimento del paracetamolo. La colestiramina non deve essere somministrata prima che sia trascorsa unโora dalla somministrazione del paracetamolo. Lโuso regolare di paracetamolo contemporaneamente a zidovudina puรฒ causare neutropenia e aumentare il rischio di compromissione epatica. Il trattamento per la gotta con probenecid riduce la clearance del paracetamolo; pertanto la dose di paracetamolo puรฒ essere ridotta in caso di trattamento concomitante. Lโepatotossicitร del paracetamolo puรฒ essere potenziata dallโeccessiva assunzione di alcool (vedere paragrafo 4.4) Il paracetamolo puรฒ interferire con la determinazione dellโuricemia (mediante il metodo dellโacido fosfotungstico) e della glicemia. I salicilati/acido acetilsalicilico possono prolungare lโemivita di eliminazione del paracetamolo. Sono state segnalate interazioni farmacologiche che coinvolgono paracetamolo e un certo numero di altri farmaci. Il significato clinico nellโuso acuto al regime posologico รจ ritenuto improbabile. Pseudoefedrina: La pseudoefedrina puรฒ potenziare lโazione degli inibitori delle mono-aminossidasi (IMAO, inclusi moclobemide e brofaromina) e puรฒ indurre crisi ipertensive. Il medicinale รจ pertanto controindicato in pazienti che stanno assumendo o hanno assunto IMAO nelle ultime due settimane (vedere paragrafo 4.3). Lโuso concomitante di pseudoefedrina con altri simpaticomimetici o antidepressivi triciclici (ad esempio amitriptilina) puรฒ aumentare il rischio di effetti indesiderati cardiovascolari. La pseudoefedrina puรฒ ridurre lโeffetto dei beta-bloccanti (vedere paragrafo 4.3) e di altri farmaci antipertensivi (ad esempio debrisochina, guanetidina, reserpina, metildopa). Il rischio dโipertensione e di altri effetti indesiderati cardiovascolari puรฒ essere aumentato. La pseudoefedrina puรฒ interagire con gli anestetici alogenati quali ciclopropano, alotano, enflurano, isoflurano (vedere paragrafo 4.4). Lโuso concomitante di pseudoefedrina con digossina e glicosidi cardiaci puรฒ aumentare il rischio di battito cardiaco irregolare o di attacco cardiaco. Alcaloidi della segale cornuta (ergotamina e metisergide): lโuso concomitante puรฒ causare un aumento del rischio di ergotismo. Lโuso concomitante di linezolid puรฒ aumentare il rischio dโipertensione. Difenidramina: La difenidramina puรฒ potenziare gli effetti sedativi dellโalcol e di altri depressivi del SNC (ad esempio tranquillanti, ipnotici, analgesici oppioidi e ansiolitici). Gli inibitori delle mono-aminossidasi possono prolungare e intensificare gli effetti anticolinergici della difenidramina. Siccome la difenidramina ha una certa attivitร anticolinergica, gli effetti di alcuni farmaci anticolinergici (ad esempio atropina, antidepressivi triciclici) possono essere potenziati.La difenidramina รจ un inibitore dellโisoenzima CYP2D6 del citocromo P450. Pertanto, puรฒ esserci un potenziale dโinterazione con i farmaci che vengono metabolizzati principalmente da CYP2D6, come metoprololo e venlafaxina. Deve essere evitato lโuso concomitante di altri medicinali che prolungano lโintervallo QT (ad esempio farmaci antiaritmici di classe IA e III, alcuni antibiotici, farmaci antimalarici, neurolettici) o che provocano ipopotassiemia (ad esempio alcuni diuretici) (vedere anche i paragrafi 4.4, 4.9 e 5.3).
Effetti indesiderati
Paracetamolo: Gli eventi avversi che emergono dai dati storici degli studi clinici sono entrambi infrequenti e relativi a casi di esposizione limitata del paziente. Di conseguenza, gli eventi segnalati durante una lunga esperienza post- commercializzazione con la dose terapeutica/raccomandata e considerati correlati sono indicati nella seguente tabella e suddivisi per sistemi e organi secondo MedDRA e per frequenza. A causa dei limitati dati derivanti da sperimentazioni cliniche, la frequenza di questi eventi avversi รจ sconosciuta (non puรฒ essere stimata sulla base dei dati disponibili), ma lโesperienza post-marketing indica che le reazioni avverse al paracetamolo sono rare (da 1/10.000 a <1/1.000) e che le reazioni gravi sono molto rare (<1/10.000).
Classificazione anatomica | Frequenza/Effetti indesiderati |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non nota: trombocitopenia, agranulocitosi, pancitopenia, leucopenia, neutropenia. Questi effetti non sono necessariamente causalmente correlati al paracetamolo. |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota: ipersensibilitร , inclusi reazioni anafilattiche, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non nota: broncospasmo*. |
Patologie epatobiliari | Non nota: disfunzione epatica. |
Patologie gastrointestinali | Non nota: disturbi addominali, diarrea, nausea e vomito. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto raramente sono stati riportati casi di ipersensibilitร , tra cui eruzioni cutanee, orticaria e gravi reazioni cutanee con il paracetamolo. Molto raramente sono stati riportati casi di reazioni cutanee severe con il paracetamolo. |
* Ci sono stati casi di broncospasmo con paracetamolo, ma questi sono piรน probabili nei pazienti asmatici sensibili allโaspirina o ad altri FANS. Pseudoefedrina.
Classificazione anatomica | Frequenza/Effetti indesiderati |
Patologie del sistema nervoso | Non nota: stimolazione del sistema nervoso centrale (ad esempio insonnia, raramente allucinazioni). |
Patologie cardiache | Non nota: effetti cardiaci (ad esempio tachicardia). |
Patologie vascolari | Non nota: aumento della pressione sanguigna, sebbene non in caso dโipertensione controllata. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea, prurito, eritema, orticaria, dermatite allergica. Non nota: reazioni cutanee gravi, compresa la pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP). |
Patologie renali e urinarie | Non nota: ritenzione urinaria, soprattutto in pazienti con ipertrofia prostatica. |
Disturbi gastrointestinali | Non Nota: Colite ischemica |
Patologie dellโocchio | Non nota: Neuropatia ottica ischemica |
Difenidramina: Di seguito sono elencate le reazioni avverse che sono state osservate negli studi clinici e sono considerate comuni o molto comuni in base alla Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. La frequenza delle altre reazioni avverse identificate durante lโuso post-commercializzazione รจ non nota, ma queste reazioni sono verosimilmente non comuni o rare.
Classificazione anatomica | Frequenza/Effetti indesiderati |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comuni: Affaticamento. |
Disturbi del sistema immunitario | Non noti: Reazioni dโipersensibilitร , tra cui rash, orticaria, dispnea e angioedema. |
Disturbi psichiatrici | Non noti: Stato confusionale*, eccitazione paradossa* (ad esempio iperattivitร , irrequietezza, nervosismo) * Gli anziani hanno maggior rischio di stato confusionale ed eccitazione paradossa. |
Patologie del sistema nervoso | Comuni: Sedazione, sonnolenza, disturbi dellโattenzione, instabilitร , capogiri. |
Non noti: Convulsioni, cefalea, parestesia, discinesia. | |
Patologie dellโocchio | Non noti: Visione offuscata. |
Patologie cardiache | Non noti: Tachicardia, palpitazioni. |
Disturbi dellโapparato respiratorio, del torace e del mediastino | Non noti: Ispessimento delle secrezioni bronchiali. |
Patologie gastrointestinali | Comuni: Bocca secca. |
Non noti: Disturbi gastrointestinali inclusi nausea e vomito. | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non noti: Contrazioni muscolari. |
Patologie renali e urinarie | Non noti: Difficoltร nella minzione, ritenzione urinaria. |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโautorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.Sovradosaggio
Paracetamolo: Fare riferimento alle linee guida locali per il trattamento del sovradosaggio di paracetamolo. Il danno epatico รจ probabile negli adulti e negli adolescenti (โฅ12 anni) che hanno assunto quantitร di paracetamolo piรน elevate 7,5 – 10 g. Si ritiene che quantitร in eccesso di un metabolita tossico (di solito adeguatamente detossificate dal glutatione quando vengono ingerite dosi normali di paracetamolo), si leghino irreversibilmente al tessuto epatico. Lโingestione di 5 g o piรน di paracetamolo puรฒ portare a danno epatico in pazienti che presentano fattori di rischio (vedere di seguito). Il paracetamolo comporta un rischio di avvelenamento in particolare in soggetti anziani, bambini, pazienti con epatopatia, nei casi di alcolismo cronico e nei pazienti con malnutrizione cronica. Il sovradosaggio puรฒ essere fatale in questi casi. Il rischio รจ maggiore se il paziente (fattori di rischio): – รจ in trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, rifampicina, Erba di San Giovanni o altri farmaci che sono induttori degli enzimi epatici, – assume regolarmente etanolo in eccesso rispetto alle quantitร raccomandate, – ha probabilmente un apporto ridotto di glutatione, ad esempio in caso di disturbi alimentari, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia. Sintomi I sintomi del sovradosaggio di paracetamolo che compaiono nelle prime 24 ore sono pallore, iperidrosi, malessere, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico puรฒ non comparire fino a 48-72 ore dallโingestione. Questa sintomatologia puรฒ includere epatomegalia, dolenzia del fegato, ittero, insufficienza epatica acuta e necrosi epatica. ร possibile un aumento di bilirubina ematica, enzimi epatici, INR, tempo di protrombina, fosfato ematico e lattato ematico. Questi eventi clinici associati a sovradosaggio di paracetamolo sono attesi, e tra questi si includono eventi fatali dovuti a insufficienza epatica fulminante o alle sue sequele. Le seguenti sequele di una compromissione epatica acuta possono essere osservate in seguito a sovradosaggio con paracetamolo: sono considerate attese e possono essere fatali.
Classificazione per sistemi e organi | Evento avverso |
Infezioni ed infestazioni | Infezione batterica Infezione micotica Sepsi |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Coagulazione intravascolare disseminata Coagulopatia Trombocitopenia |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipoglicemia Ipofosfatemia Acidosi lattica Acidosi metabolica |
Patologie del sistema nervoso | Edema cerebrale Coma (in seguito a massivo sovradosaggio di paracetamolo o a sovradosaggio multifarmaco) Encefalopatia |
Patologie cardiache | Cardiomiopatia Aritmie cardiache |
Patologie vascolari | Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Insufficienza respiratoria |
Patologie gastrointestinali | Emorragia gastrointestinale Pancreatite |
Patologie renali e urinarie | Insufficienza renale acuta* |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Insufficienza multiorgano |
*Lโinsufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, della quale dolore lombare, ematuria e proteinuria sono forti indicatori, puรฒ svilupparsi anche in assenza di grave compromissione epatica. Trattamento Il trattamento immediato รจ essenziale nella gestione del sovradosaggio di paracetamolo. Nonostante la mancanza di significativa e di precoce sintomatologia, il paziente deve essere trasferito urgentemente in ospedale per immediati controlli medici. I sintomi possono limitarsi a nausea o vomito e non riflettere quindi la gravitร del sovradosaggio o il rischio di danno dโorgano. Il trattamento deve avvenire in accordo alle linee guida stabilite; vedere la sezione sovradosaggio del British National Formulary (BNF). Si consideri la somministrazione di carbone attivo entro 1 ora dallโavvenuto sovradosaggio. La concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata 4 ore dopo lโingestione (le concentrazioni precedenti non sono affidabili). ร possibile somministrare N-acetilcisteina entro massimo 24 ore dallโingestione di paracetamolo, benchรฉ il massimo effetto protettivo sia ottenibile entro 8 ore dallโingestione. Lโefficacia dellโantidoto si riduce drasticamente dopo questo lasso di tempo. Se necessario, lโantidoto N-acetilcisteina deve essere somministrato al paziente per via endovenosa in conformitร con il regime posologico stabilito. Se vomitare non รจ un problema, la metionina orale puรฒ essere unโalternativa adeguata in caso di trattamento lontano dallโospedale. Il trattamento di pazienti che manifestano una grave disfunzione epatica oltre 24 ore dallโingestione deve essere discussa con il centro antiveleni National Poisons Information Service (NPIS) o con il reparto epatobiliare.Pseudoefedrina: A causa della natura di questo agente simpaticomimetico, il sovradosaggio porta a una stimolazione del sistema nervoso centrale. I sintomi sono irritabilitร , irrequietezza, eccitazione, tremore, convulsioni, palpitazioni, ipertensione e difficoltร nella minzione. Gli effetti non sono correlati alla dose assunta a causa della sensibilitร interindividuale alle proprietร simpaticomimetiche. I sintomi di un effetto simpatomimetico sono: Depressione del Sistema Nervoso Centrale (SNC); ad esempio sedazione, apnea, cianosi, coma. Stimolazione del SNC (piรน probabile nei bambini): ad esempio insonnia, allucinazioni, convulsioni, tremori. Oltre ai sintomi giร citati come effetti indesiderati รจ possibile la comparsa anche dei seguenti sintomi: crisi ipertensiva, aritmie cardiache, debolezza e tensione muscolare, euforia, eccitazione, sete, dolore al torace, capogiri, tinnito, atassia, visione offuscata, ipotensione. In caso di un sovradosaggio molto grave, occorre intervenire per controllare le convulsioni; diazepam puรฒ essere utilizzato come anticonvulsivante e sedativo. Occorre adottare misure per sostenere la respirazione. I beta-bloccanti possono essere utilizzati per limitare i possibili effetti indesiderati come tachicardia, aritmia e ipokaliemia. Se necessario, si puรฒ tentare di rimuovere il farmaco eseguendo una lavanda gastrica. Per accelerare lโeliminazione di pseudoefedrina, puรฒ essere utilizzata la dialisi o la diuresi acida. Puรฒ essere necessaria la cateterizzazione della vescica. Trattamento Devono essere adottate le misure necessarie per mantenere e sostenere la respirazione e per controllare le convulsioni. Nel caso eseguire una lavanda gastrica. Puรฒ essere necessaria la cateterizzazione della vescica. Se lo si desidera, lโeliminazione della pseudoefedrina puรฒ essere accelerata dalla diuresi acida o dalla dialisi. Difenidramina: In seguito al sovradosaggio negli adulti, i sintomi moderati sono stati associati a ingestione superiore a 300- 500 mg, mentre i sintomi gravi sono stati associati a dosi superiori a 1 g di difenidramina. I bambini possono essere maggiormente sensibili agli effetti di un sovradosaggio. I sintomi da lievi a moderati di un sovradosaggio possono consistere in sonnolenza, iperpiressia, effetti anticolinergici (midriasi, bocca secca e arrossamento), tachicardia, ipertensione, nausea e vomito. Unโintossicazione moderata puรฒ causare la comparsa di agitazione, confusione e allucinazioni. Un sovradosaggio con dosi piรน elevate e soprattutto nei bambini puรฒ causare la comparsa di sintomi di eccitazione del SNC tra cui insonnia, nervosismo, tremori e convulsioni epilettiformi. I sintomi gravi possono consistere in delirio, psicosi, attacchi epilettici, coma, ipotensione, intervallo QRS largo allโECG e disritmie ventricolari, incluse torsioni di punta. Essi vengono in genere segnalati solo negli adulti in seguito a ingestione di grandi quantitร . Rabdomiolisi e insufficienza renale possono raramente svilupparsi in pazienti con agitazione prolungata, coma o convulsioni. Possono verificarsi decessi in seguito a insufficienza respiratoria o a collasso circolatorio. Trattamento Il trattamento del sovradosaggio deve essere sintomatico e di supporto. Devono essere adottate misure per svuotare rapidamente lo stomaco (ad esempio una lavanda gastrica) e nei casi dโintossicazione acuta puรฒ essere utile la somministrazione di carbone attivo.Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Questo medicinale, come nel caso della maggior parte dei medicinali, non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio del trattamento per la madre superi qualsiasi possibile rischio per il feto in via di sviluppo. Paracetamolo: Numerosi dati su donne in gravidanza non indicano nรฉ malformazioni, nรฉ tossicitร fetale/neonatale causate dal paracetamolo. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Il paracetamolo puรฒ essere utilizzato durante la gravidanza se clinicamente necessario; tuttavia deve essere usato alla dose minima efficace per il minor tempo possibile e con la frequenza piรน bassa possibile. Pseudoefedrina: Studi su animali hanno mostrato tossicitร riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Lโuso di pseudoefedrina cloridrato diminuisce il flusso ematico uterino nella madre, ma i dati clinici sono insufficienti per delineare gli effetti sulla gravidanza. Difenidramina: Sulla base degli studi sugli animali non si ritiene che la difenidramina aumenti il rischio di anomalie congenite (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. ร noto che la difenidramina attraversa la placenta. Lโutilizzo di antistaminici sedativi durante il terzo trimestre puรฒ causare reazioni avverse sul neonato. La sicurezza della pseudoefedrina durante la gravidanza non รจ stata stabilita. ร noto che la difenidramina attraversa la placenta e deve pertanto essere usata durante la gravidanza solo se ritenuta essenziale dal medico. Allattamento: In considerazione dei potenziali effetti cardiovascolari e neurologici della pseudoefedrina, si sconsiglia lโassunzione di questo medicinale durante lโallattamento. Il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma non in quantitร clinicamente rilevanti. I dati disponibili pubblicati non controindicano lโallattamento al seno. Uno studio di farmacocinetica sul paracetamolo condotto su 12 madri in allattamento ha rivelato che meno dellโ1% di una dose orale di 650 mg di paracetamolo รจ comparso nel latte materno. Risultati simili sono stati riportati in altri studi, pertanto lโingestione da parte della madre di dosi terapeutiche di paracetamolo non sembra rappresentare un rischio per il bambino. La pseudoefedrina passa nel latte materno e puรฒ influenzare il neonato allattato al seno (irritabilitร , pianto eccessivo e alterazione del ritmo sonno-veglia). ร stato stimato che circa 0,4-0,7% di una singola dose da 60 mg di pseudoefedrina ingerita da una madre che allatta viene escreto nel latte materno nellโarco delle 24 ore. La difenidramina viene escreta nel latte materno, ma in concentrazioni non quantificate. Sebbene non si ritenga che in seguito alla somministrazione di dosi terapeutiche i livelli di difenidramina siano sufficientemente alti da influenzare il bambino, si sconsiglia lโuso di difenidramina durante lโallattamento. I neonati o i neonati prematuri mostrano un aumento della sensibilitร agli antistaminici. Fertilitร : Non ci sono dati disponibili sullโeffetto di paracetamolo, pseudoefedrina cloridrato o difenidramina cloridrato sulla fertilitร .
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