VEGETALLUMINA ANTID*GEL 50G10%
10,70€ Il prezzo originale era: 10,70€.3,21€Il prezzo attuale รจ: 3,21€.

100 g di gel contengono: Principio attivo: Ibuprofene sale di lisina 10 g Eccipienti con effetti noti: sodio paraโossibenzoato di metile e sodio paraโossibenzoato di etile Per lโelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Isopropanolo, idrossietilcellulosa, sodio paraโossibenzoato di metile, sodio paraโossibenzoato di etile, glicerolo, lavanda essenza, acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento locale di contusioni, distorsioni, mialgie, strappi muscolari, torcicollo.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
โข Ipersensibilitร al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Per la possibilitร di sensibilizzazione crociata, il medicinale non deve essere somministrato ai pazienti nei quali lโacido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei abbiano provocato asma, rinite, orticaria o altre manifestazioni allergiche. โข Gravidanza. โข Allattamento. โข Bambini e adolescenti di etร inferiore a 14 anni.
Posologia
Posologia 2โ4 applicazioni al giorno sulla parte dolorante. I pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Applicare uno strato sottile di gel sulla parte da trattare con un leggero massaggio. Usare il medicinale per il periodo piรน breve possibile. Lavarsi accuratamente e in modo prolungato le mani dopo lโapplicazione.
Conservazione
Nessuna istruzione particolare.
Avvertenze
Eโ opportuno evitare lโapplicazione di VEGETALLUMINA Antidolore in corrispondenza di ferite aperte o lesioni della cute. Lโuso di VEGETALLUMINA Antidolore, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossigenasi, รจ sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di VEGETALLUMINA Antidolore deve essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilitร o che sono sottoposte a indagini sulla fertilitร . Lโuso di VEGETALLUMINA Antidolore, specie se prolungato, puรฒ dar luogo a fenomeni locali di sensibilizzazione: alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitร interrompere il trattamento e adottare adeguate misure terapeutiche. Per evitare piรน gravi fenomeni di ipersensibilitร o di fotosensibilizzazione, il paziente non deve esporsi alla luce solare diretta, compreso il solarium, durante il trattamento e nelle due settimane successive. In caso di reazioni allergiche o di reazioni avverse di maggiore importanza (reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, quali dermatite esfoliativa, sindrome di StevensโJohnson e necrolisi tossica epidermica) รจ necessario sospendere immediatamente la terapia alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitร (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a piรน alto rischio nelle prime fasi della terapia: lโinsorgenza delle reazioni cutanee si verificano nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Non usare VEGETALLUMINA Antidolore insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare piรน di un FANS per volta. Informazioni importanti su alcuni eccipienti di VEGETALLUMINA Antidolore Questo medicinale contiene sodio paraโossibenzoato di metile. Puรฒ causare reazioni allergiche (anche ritardate). Questo medicinale contiene sodio paraโossibenzoato di etil. Puรฒ causare reazioni allergiche (anche ritardate).
Interazioni
Lโesiguitร dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive su possibili interazioni con altri farmaci per lโuso continuativo di ibuprofene; non sono state riscontrate interazioni clinicamente rilevanti con lโuso occasionale dellโibuprofene. Si tenga conto, in ogni caso, che Ibuprofene puรฒ aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin. Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lโuso della piรน bassa dose efficace per la piรน breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Con alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei derivati dellโacido propionico ad uso locale o transdermico sono state segnalate reazioni cutanee con eritema, prurito, irritazione, sensazione di calore o bruciore e dermatiti da contatto. Sono stati segnalati anche alcuni casi di eruzioni bollose di varia gravitร , includenti sindrome di Stevens Johnson, e necrolisi tossica epidermica (molto raramente). Sono possibili reazioni di fotosensibilitร . Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโautorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dellโAgenzia Italiana del Farmaco allโindirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
Sovradosaggio
Tossicitร I segni e i sintomi di tossicitร non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Comunque, in alcuni casi potrebbe essere necessario un trattamento di supporto. Si รจ osservato che i bambini manifestano segni e sintomi di tossicitร dopo ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/kg o maggiori. Sintomi La maggior parte dei pazienti che hanno ingerito quantitativi significativi di ibuprofene manifesteranno i sintomi entro 4 – 6 ore. I sintomi di sovradosaggio piรน comunemente riportati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dellโapparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicitร cardiovascolare comprendenti ipotensione, bradicardia e tachicardia. Nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico. Trattamento Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio รจ pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto. Particolare attenzione รจ dovuta al controllo della pressione arteriosa, dellโequilibrio acidoโbase e di eventuali sanguinamenti gastrointestinali. Entro unโora dallโingestione di una quantitร potenzialmente tossica deve essere considerata la somministrazione di carbone attivo. In alternativa, nellโadulto, entro unโora dallโingestione di una overdose potenzialmente pericolosa per la vita, deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica. Deve essere assicurata una diuresi adeguata e le funzioni renale ed epatica devono essere strettamente monitorate. Il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno quattro ore successivamente allโingestione di una quantitร di farmaco potenzialmente tossica. Lโeventuale comparsa di convulsioni frequenti o prolungate deve essere trattata con diazepam per via endovenosa. In rapporto alle condizioni cliniche del paziente possono essere necessarie altre misure di supporto. Per maggiori informazioni, contattare il locale centro antiveleni.
Gravidanza e allattamento
Lโuso di VEGETALLUMINA Antidolore รจ controindicato in gravidanza e nellโallattamento. Gravidanza Lโinibizione della sintesi di prostaglandine puรฒ interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo lโuso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dellโ1% fino a circa lโ1,5%. ร stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalitร embrione/fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare รจ stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organo genetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre โข il feto a: โข tossicitร cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); โข disfunzione renale, che puรฒ progredire in insufficienza renale con oligoโidroamnios; โข la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: โข possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puรฒ occorrere anche a dosi molto basse; โข inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
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