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Principi attivi

Una bustina contiene: 500 mg di paracetamolo 200 mg di guaifenesina 10 mg di fenilefrina cloridrato Eccipienti: Saccarosio 2000 mg Aspartame 6 mg Sodio 157 mg Per lโ€™elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Saccarosio Acido citrico Acido tartarico Ciclamato di sodio Citrato di sodio Aspartame (E951) Acesulfame potassio (E950) Mentolo in polvere Aroma limone Aroma succo di limone Giallo di chinolina (E104)

Indicazioni terapeutiche

Trattamento sintomatico a breve termine del dolore da lieve a moderato, febbre, congestione nasale con effetto espettorante in caso di tosse grassa, associato a raffreddore, brividi ed influenza.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilitร  al paracetamolo, alla guaifenesina, alla fenilefrina cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Compromissione epatica o compromissione renale grave Ipertensione Ipertiroidismo Diabete Malattie cardiache. Glaucoma ad angolo chiuso Porfiria Utilizzo in pazienti che stanno assumendo antidepressivi triciclici Utilizzo in pazienti che stanno assumendo, o che hanno assunto nelle 2 settimane precedenti, inibitori della monoamina ossidasi (IMAO). Utilizzo in pazienti che stanno assumendo farmaci betabloccanti Utilizzo in pazienti che stanno assumendo altri farmaci simpaticomimetici Bambini al di sotto dei 12 anni.

Posologia

Sciogliere il contenuto di una bustina in una tazza di medie dimensioni e aggiungere acqua calda non bollente (250 ml circa). Lasciare raffreddare fino a una temperatura bevibile. Adulti e bambini a partire da 12 anni di etร : una bustinaRipetere ogni quattro ore secondo le indicazioni, senza superare le quattro dosi (bustine) nellโ€™arco di 24 ore. Non somministrare a bambini di etร  inferiore a 12 anni senza il consiglio del medico. Non somministrare a pazienti con compromissione epatica o compromissione renale grave (vedere paragrafo 4.3). Consultare il medico se i sintomi persistono per piรน di 3 giorni.

Conservazione

Non conservare al di sopra dei 25 ยฐC.

Avvertenze

Non รจ raccomandato lโ€™uso prolungato del prodotto. Si deve raccomandare ai pazienti di non assumere altri prodotti contenenti paracetamolo o contenenti gli stessi principi attivi del presente preparato. Si deve inoltre raccomandare ai pazienti di evitare lโ€™assunzione contemporanea di alcol, altri prodotti decongestionanti o prodotti contro tosse o raffreddore. Il medico o il farmacista sono tenuti a verificare che i preparati contenenti simpaticomimetici non vengano somministrati contemporaneamente attraverso piรน vie, ovvero per via orale e topica (preparati nasali, auricolari e oculari). Il presente medicinale deve essere raccomandato solo in presenza di tutti i sintomi (dolore e/o febbre, congestione nasale e tosse bronchiale). I rischi legati al sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con epatopatia alcolica non cirrotica. Usare con cautela nei pazienti che stanno assumendo digitale, bloccanti betaโ€“adrenergici, metildopa o altri agenti antipertensivi (vedere paragrafo 4.5) Usare con cautela nei pazienti affetti da ipertrofia prostatica in quanto potenzialmente soggetti a ritenzione urinaria. I prodotti contenenti simpaticomimetici devono essere usati con molta cura nei pazienti che stanno assumendo fenotiazine. Uso nei pazienti con fenomeno di Raynaud. Consultare il medico prima dellโ€™uso in caso di tosse persistente o cronica come quella che si manifesta con fumo, asma, bronchite cronica o enfisema. Contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento del glucosioโ€“galattosio o da insufficienza di sucrasiisomaltasi non devono assumere questo medicinale. Contiene 157 mg di sodio per dose. Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalitร  renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio. Contiene aspartame (E951). Questo medicinale contiene una fonte di fenilalanina. Puรฒ esserle dannoso se รจ affetto da fenilchetonuria.

Interazioni

Lโ€™epatotossicitร  del paracetamolo puรฒ essere potenziata da unโ€™assunzione eccessiva di alcol. La velocitร  di assorbimento del paracetamolo puรฒ essere aumentata con metoclopramide o domperidone e lโ€™assorbimento ridotto con colestiramina. Sostanze che inducono gli enzimi microsomiali epatici, come lโ€™alcol, barbiturici, inibitori di monoamine ossidasi e antidepressivi triciclici, possono incrementare lโ€™epatotossicitร  del paracetamolo, particolarmente in seguito a iperdosaggio. Lโ€™isoniazide riduce lโ€™eliminazione del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua attivitร  e/o tossicitร , tramite lโ€™inibizione del suo metabolismo a livello del fegato. Il probenecid causa un dimezzamento dellโ€™ eliminazione del paracetamolo, inibendo il suo legame con lโ€™acido glucuronico. Una riduzione del paracetamolo deve essere considerata nel caso in cui si stia assumento il probenecid. Un uso regolare del paracetamolo puรฒ ridurre il metabolismo della Zidovudina (aumentando il rischio di neutropenia). Le interazioni tra ammine simpaticomimetiche, come la fenilefrina, e gli inibitori della monoamina ossidasi causano effetti ipertensivi. La fenilefrina puรฒ interagire negativamente con gli agenti simpaticomimetici e puรฒ ridurre lโ€™efficacia di farmaci betabloccanti, metildopa e altri farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.4). Le condizioni in cui vengono assunti tali farmaci costituiscono controindicazioni allโ€™impiego del prodotto. Lโ€™effetto anticoagulante di warfarin e di altri farmaci cumarinici puรฒ essere potenziato dallโ€™assunzione regolare e prolungata di paracetamolo, con un aumento del rischio di emorragie; dosi assunte occasionalmente non hanno effetti significativi. Sono state riportate interazioni farmacologiche tra paracetamolo e diversi altri farmaci. Si ritiene improbabile che tali interazioni siano clinicamente significative nellโ€™impiego temporaneo e in accordo al regime di dosaggio suggerito. I salicilati/aspirina possono prolungare lโ€™eliminazione (t ยฝ) del paracetamolo. Il paracetamolo puรฒ diminuire la bioequivalenza della lamotrigina, con possibile diminuzione del suo effetto, dovuto a un possibile aumento del suo metabolismo nel fegato. รˆ possibile che la digitale possa sensibilizzare il miocardio a effetti simili a sostanze simpaticomimetiche. Il paracetamolo puรฒ alterare il test dellโ€™acido urico fosfotungstato ed il test per la glicemia.

Effetti indesiderati

Lโ€™incidenza di effetti indesiderati รจ di solito classificata come di seguito: Molto comune (>10) Comune (>1/100 a 1/1000 a 1/10.000 a < 1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non noto (lโ€™incidenza non puรฒ essere classificata sulla base dei dati disponibili) Patologie cardiache: la fenilefrina puรฒ essere raramente associata a tachicardia (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000). Patologie del sistema emolinfopoietico: molto raramente (<1 su 10.000) sono state riportate discrasie ematiche come trombocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, neutropenia, leucopenia e pancitopenia in seguito allโ€™assunzione di paracetamolo, anche se puรฒ non esservi una relazione causale. Patologie del sistema nervoso: come con altre ammine simpaticomimetiche, raramente (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000) si possono manifestare insonnia, nervosismo, tremore, ansia, irrequietezza, confusione, irritabilitร  e cefalea. รˆ inoltre noto che la guaifenesina puรฒ causare raramente (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000) cefalea e vertigini. Patologie gastrointestinali: anoressia, nausea e vomito sono comuni con i simpaticomimetici (da โ‰ฅ1 su 100 a โ‰ค1 su 10) e si possono manifestare con la fenilefrina. Disturbi gastrointestinali, nausea, vomito e diarrea sono gli effetti indesiderati piรน comuni associati alla guaifenesina, ma si verificano raramente (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000). Gli effetti gastrointestinali del paracetamolo sono molto rari ma sono stati riportati casi di pancreatite acuta in seguito allโ€™ingestione di dosi superiori a quelle normali. Patologie renali e urinarie: Nefrite interstiziale รจ stata riportata casualmente dopo un uso prolungato di alte dosi di paracetamolo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: in seguito allโ€™assunzione di paracetamolo possono manifestarsi raramente ipersensibilitร , compreso rash cutaneo, e orticaria (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000). Patologie vascolari: in seguito allโ€™assunzione di fenilefrina si possono manifestare raramente aumento della pressione sanguigna associato a cefalea, vomito e palpitazioni (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000). Disturbi del sistema immunitario: sono stati riportati rari casi (da โ‰ฅ1/10.000 a โ‰ค1 su 1000) di reazioni allergiche o di ipersensibilitร  in seguito allโ€™assunzione sia di fenilefrina che di paracetamolo, tra cui rash cutanei, orticaria, anafilassi e broncospasmo. Patologie epatobiliari: raramente (โ‰ฅ 1/10.000 a โ‰ค 1/1000), anomalie nei test della funzione epatica (aumento delle transaminasi epatiche).

Sovradosaggio

PARACETAMOLO Vi รจ il rischio di avvelenamento particolarmente in pazienti anziani, bambini piccoli, in pazienti con patologie epatiche, in alcolisti cronici, in pazienti con malnutrizione cronica. In questi casi un iperdosaggio puรฒ risultare fatale. Nellโ€™adulto, una quantitร  di paracetamolo pari o superiore a 10 g puรฒ causare danno epatico. Se il paziente presenta uno dei fattori di rischio (vedere di seguito), lโ€™ingestione di una quantitร  di paracetamolo pari o superiore a 5 g puรฒ causare danno epatico. Fattori di rischio Se il paziente: a) รจ sotto terapia prolungata con carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri farmaci induttori degli enzimi epatici oppure b) assume regolarmente etanolo oltre le quantitร  raccomandate oppure c) presenta una carenza di glutatione, ad es. in caso di disturbi alimentari, fibrosi cistica, infezione da HIV, inanizione, cachessia. Sintomi I sintomi da sovradosaggio di paracetamolo che si manifestano nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico puรฒ comparire nelle 12โ€“48 ore successive allโ€™ingestione. Si possono verificare anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Nei casi di avvelenamento grave, lโ€™insufficienza epatica puรฒ progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. Anche in assenza di grave danno epatico, puรฒ insorgere unโ€™insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, altamente probabile se accompagnata da dolore lombare, ematuria e proteinuria. Sono stati riportati casi di aritmia cardiaca e pancreatite. Trattamento In caso di sovradosaggio da paracetamolo รจ essenziale trattare immediatamente il paziente. Anche in assenza di sintomi iniziali significativi, il paziente deve essere urgentemente trasferito in ospedale. I sintomi possono essere limitati a nausea o vomito e possono non riflettere la gravitร  del sovradosaggio o il rischio di danno dโ€™organo. Il trattamento del paziente deve essere effettuato nel rispetto delle linee guida vigenti. Se non รจ trascorsa piรน di unโ€™ora dallโ€™assunzione del sovradosaggio, puรฒ essere preso in considerazione il trattamento con carbone attivo. La concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata non prima di 4 ore dallโ€™ingestione (concentrazioni plasmatiche misurate in tempi precedenti non sono affidabili). Entro 24 ore dallโ€™ingestione di paracetamolo il paziente puรฒ essere trattato con Nโ€“acetilcisteina; tuttavia, il massimo effetto protettivo si ottiene entro 8 ore dallโ€™ingestione. Trascorso questo tempo, lโ€™efficacia dellโ€™antidoto diminuisce drasticamente. Se necessario, al paziente deve essere somministrata Nโ€“acetilcisteina per via endovenosa, in linea con lo schema di dosaggio stabilito. Nel caso in cui il vomito non sia un problema e il paziente si trovi lontano dallโ€™ospedale, lโ€™assunzione di metionina orale puรฒ costituire una valida alternativa. Il trattamento dei pazienti con disfunzione epatica grave che si presentano dopo 24 ore dallโ€™ingestione deve essere discusso con il centro antiveleni o con un reparto di epatologia. FENILEFRINA CLORIDRATO I sintomi di sovradosaggio da fenilefrina includono irritabilitร , cefalea, ipertensione arteriosa, bradicardia riflessa e aritmie. Lโ€™ipertensione deve essere trattata con un alfaโ€“bloccante come la fentolamina ev.La riduzione della pressione arteriosa puรฒ aumentare, come meccanismo riflesso, la frequenza cardiaca ma, se necessario, ciรฒ puรฒ essere facilitato dallโ€™assunzione di atropina. GUAIFENESINA Un sovradosaggio da lieve a moderato puรฒ causare vertigini e disturbi gastrointestinali. Dosi molto elevate possono produrre eccitazione, confusione e depressione respiratoria. Nei pazienti che consumano grandi quantitร  di preparazioni contenenti guaifenesina sono stati segnalati calcoli urinari. Il trattamento รจ sintomatico e comprende lavanda gastrica e misure generali di supporto.

Gravidanza e allattamento

Studi epidemiologici sulle donne in gravidanza hanno dimostrato lโ€™assenza di effetti negativi dovuti allโ€™impiego di paracetamolo nei dosaggi raccomandati; tuttavia, le pazienti in stato di gravidanza sono tenute a seguire le indicazioni del proprio medico in merito allโ€™uso del farmaco. Il paracetamolo รจ escreto nel latte materno, anche se non in quantitร  clinicamente significative. I dati pubblicati disponibili non riportano controindicazioni in merito allโ€™allattamento. I dati sullโ€™uso di fenilefrina in gravidanza sono limitati. La vasocostrizione dei vasi uterini e la riduzione del flusso ematico uterino associati allโ€™impiego di fenilefrina possono causare ipossia fetale. Fino a quando non si avranno a disposizione ulteriori informazioni, lโ€™assunzione di fenilefrina in gravidanza deve essere evitata, eccetto nei casi in cui il medico la ritenga essenziale. Non vi sono dati disponibili in merito allโ€™eventuale rilascio di fenilefrina nel latte materno nรฉ vi sono segnalazioni in merito agli effetti della fenilefrina sui neonati allattati al seno. Fino a quando non si avranno a disposizione ulteriori dati, lโ€™assunzione di fenilefrina durante lโ€™allattamento deve essere evitata, eccetto nei casi in cui il medico la ritenga essenziale. La sicurezza della guaifenesina in gravidanza e durante lโ€™allattamento non รจ ancora stata del tutto definita. In gravidanza il prodotto deve essere assunto esclusivamente nei casi in cui il medico lo ritenga essenziale.

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